1. Il senso profondo del Natale
    Nascita, morte e rinascita

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    Natale
    teologia della croce
    By Sesbassar il 29 Dec. 2011
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    Una lamentela che sempre più spesso si sente esprimere (da parte sia di credenti che di non credenti) è che il Natale è ormai una festa puramente consumistica e buonista: "a Natale bisogna essere più buoni", "cosa ti hanno regalato per Natale?" ecc. ecc. Effettivamente queste frasi sono le più gettonate durante il periodo natalizio.
    Ma è questo il vero senso del Natale? Vi è qualcosa di più? In che modo riscoprire questo "di più"?

    Il Natale è la festa della nascita di Gesù Cristo per i cristiani, ma per gettare una luce più vera su questa nascita può essere il caso di lasciarsi ispirare da due immagini:

    foto_chiesa_12

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    In queste due immagini è evidente il significato della nascita di Gesù Cristo. Sia nella prima che nella seconda raffigurazione, Gesù bambino è rappresentato come un morto, avvolto nelle fasce come in un sudario, nella seconda sembra persino adagiato su un sarcofago.
    "Il Nuovo Testamento nella sua totalità tende alla croce e alla resurrezione (H. U. von Balthasar, Teologia dei tre giorni, Queriniana, 2011, p. 31), e ancora "chi dice incarnazione dice croce" (ibid., 34).
    Anche la nascita del Cristo è vista alla luce della morte di croce e della Resurrezione. Il bambino riceve in dono dai magi l'incenso (segno del suo sacerdozio), l'oro (segno della sua regalità) e la mirra, una resina usata per le imbalsamazioni (segno della sua futura morte) (Mt 2,1-11). A ragione Kähler poteva dire che gli evangeli sono "racconti della passione preceduti da un'ampia introduzione".

    Se il Natale è compreso seriamente come inizio della tragedia di Dio, della kenosi più totale, in cui è Dio stesso a farsi portatore delle sofferenze dell'umanità, per trasfigurarle nella Sua Resurrezione, allora si può iniziare a pensare ad un Natale non consumistico e tantomeno buonista. Più si separa, invece, la nascita del Cristo dal suo grido dalla Croce, più si ripiomberà nella immagine falsata che oggi si ha del Natale.
    Tutta la vita del Cristo è un lento cammino verso la Croce, dove lo aspetta il diavolo, con la sua tentazione più grande: la disobbedienza alla volontà del Padre. Nella croce Cristo risponde da uomo adulto alla tentazione, e sceglie l'obbedienza.
    Se festeggiamo la Sua nascita, infatti, è unicamente perché da questa nascita è re-iniziata la storia della salvezza, se festeggiamo il Gesù bambino è solo perché Gesù adulto ha obbedito fino alla morte di croce (Fil 2,8)...

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